Retrospettiva sulla V edizione di Polis Policy
Il tema del lavoro e le sue varie declinazioni ha costituito il fil rouge capace di unire le tre sessioni della V Edizione di Polis Policy, Accademia di Alta Formazione, promossa dall’Associazione Difendiamo il Futuro.
La centralità della persona è stata ribadita nel corso delle tre Sessioni, tenutesi durante tre sabati, il 4 dicembre 2021, il 29 gennaio 2022 e il 26 marzo scorso, su piattaforma Zoom.
Il primo di questi tre appuntamenti dedicato al mondo lavoro ha avuto come titolo “Ripartire dalla persona: solo il lavoro salverà l’Italia: come si crea il lavoro”. Sono intervenuti in qualità di relatori il professor Pietro Garibaldi, ordinario di Economia Politica all’Università degli Studi di Torino; Vincenzo Zezza, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico, Piemonte e Valle d’Aosta; Maria Cristina Niero, studentessa universitaria; Andrea Marchesini, dirigente Randstad Italia, e Andrea Battaglini, giornalista e scrittore.
Già lo scorso anno sono state dedicate da Polis Policy giornate di studio alla tematica del mondo del lavoro, declinato nella inscindibilità del binomio uomo-lavoro, in quella della Repubblica fondata sul lavoro e nelle politiche a favore del lavoro.
La pandemia durante questi ultimi due anni ha, infatti, posto l’accento dell’assoluta necessità di creare lavoro, rispondendo al contempo al rapporto che intercorre tra le esigenze dei privati e quelle dello Stato, nell’ambito di una convivenza che non sempre risulta semplice. La pandemia stessa ha acuito la povertà, fenomeno che si è drammaticamente esteso. Anche in Piemonte risultano molte le famiglie che vivono in condizioni di indigenza, drammatico effetto di due anni di crisi.
La seconda giornata di studi promossa dall’Accademia di Alta Formazione Polis Policy è stata incentrata sulle modalità della formazione del lavoro “prima e durante”. Ad aprire la sessione è stato il professor Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo. Nel corso della sessione il professor Profumo ha dialogato con la professoressa Luisa Ribolzi, sociologa al Dipartimento Education della Fondazione per la Sussidiarietà, e con Costanza Penna, studentessa del corso magistrale di Filosofia dell’Università di Torino.
Gli interventi della sessione pomeridiana hanno visto la partecipazione di Barbara Bruschi, Vice Direttrice Didattica all’Università di Torino; Ivana Morando, Responsabile dell’Alta Formazione non Accademica della Regione Piemonte; e del direttore ITS ICT Piemonte, Giuliano Genti. Il momento conclusivo, dal titolo “Another vision”, che affronta sempre la tematica trattata dalla giornata di studi da una angolazione nuova e multimediale, ha visto come protagonista Ubaldo Casotto, giornalista e curatore della mostra intitolata “Alleanza scuola lavoro. Non è mai troppo tardi”.
«La formazione – ha spiegato Andrea Donna, Presidente di ‘Difendiamo il Futuro’, l’associazione che promuove l’Accademia di Alta Formazione Polis Policy – rappresenta un tema di grande attualità, soprattutto in risposta alle rapide esigenze di cambiamento cui si sta assistendo nella società contemporanea e a dimostrazione del fatto che il lavoro non rappresenta più un comparto statico, ma dinamico, capace di cambiare e evolversi nel tempo, insieme al mutare delle competenze e allo sviluppo delle nuove tecnologie. Un esempio di tutto questo è dato dalla transizione digitale e dal suo esplodere in tempo di pandemia».
La terza e conclusiva giornata di studio dedicata al tema del lavoro dall’Associazione Difendiamo il futuro è stata quella del 26 marzo scorso, incentrata sulla tematica “Come si sostiene chi perde il lavoro?”. Nel corso della sessione dell’Agorà hanno provato a rispondere a questa domanda Giuseppe Gherzi, già Direttore dell’Unione Industriale di Torino, Federica Deyme, Direttrice dell’Agenzia dell’Agenzia Piemonte Lavoro e Arnaldo Carignano, dirigente Randstad Italia. Nel corso della terza e ultima Sessione della V Edizione di Polis Policy è anche intervenuto Maurizio Sacconi, già Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha sottolineato, nel corso del suo intervento, come si avverta «una sempre maggiore necessità di politiche che supportino le persone che aspirano a essere attive, attraverso l’uso di strumenti continuamente disponibili».