Polis Policy è un’accademia di alta formazione su argomenti di natura sociale, culturale e politica.
Polis Policy in passato è stata realizzata nei week-end, con lezioni frontali e interattive, pensate per favorire la discussione, ma in un’ottica di mondo sempre più smart, la proposta negli ultimi anni è cambiata, con un programma che prevede tre venerdì sera di dibattito e interazione su un tema verticale, nella doppia modalità dal vivo e online. Polis Policy nell’ultima sessione ha trattato principalmente il tema dell’Italia in transizione, affrontato da diverse angolazioni: quello dell’Italia come ponte tra Europa e Mediterraneo, quello delle politiche e delle infrastrutture per l’immigrazione e quello di una demografia che possa essere sostenibile.
Prima di questa edizione, Polis Policy si era occupata delle conseguenze che la pandemia ha lasciato nello stato sociale, mettendo in evidenza in particolare la questione lavoro, affrontata da diversi punti di vista, tra diritti, lavoro e integrazione.
Le sessioni sono strutturate e divise in due momenti: una relazione introduttiva (Vision) che delinea i contenuti prospettici e una tavola rotonda (Agorà), che ha il compito di esemplificare in ambito locale la tematica proposta, con particolare attenzione alle implicazioni per il lavoro, l’impresa e le istituzioni.
Nel corso della prossima edizione la prima sessione sarà dedicata al tema generale, vale a dire, nell’ambito di un confronto e una condivisione con gli altri, come l’Io si ponga davanti alle grandi transizioni. Le altre due sessioni verranno dedicate a due grandi transizioni di estrema attualità: quella dell’intelligenza artificiale e a quella energetica e climatica.
L’impostazione iniziale sarà sempre quella umana, nell’ottica di mantenere un ampio respiro e una visione generale, mentre le tavole rotonde approfondiranno le relative tematiche: questi momenti in particolare sono improntati ad un continuo scambio di idee, con domande e discussione attive anche da parte dei partecipanti.